
Addio alla società a responsabilità limitata. Anche tu ora sei nella m….!
Novità per quanto riguardano le S.r.l. nel nuovo codice per la crisi d’impresa. Scopri di più nel mio articolo.
Il nuovo sesto comma dell’articolo 2476 del codice civile relativo alla crisi d’impresa recita così:
“Gli amministratori rispondono verso i creditori sociali per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale. L’azione può essere proposta dai creditori quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti. La rinunzia all’azione da parte della società non impedisce l’esercizio dell’azione da parte dei creditori sociali. La transazione può essere impugnata dai creditori sociali soltanto con l’azione revocatoria quando ne ricorrono gli estremi.”
Cosa significano veramente queste poche nuove righe? In modo tautologico significa che, a seguito di questa modifica, la Srl non è più una società a responsabilità limitata a tutti gli effetti. Con questo nuovo decreto infatti gli amministratori della Srl rispondono dei debiti societari con il proprio patrimonio personale nei confronti dei creditori sociali.
Ebbene sì. Con questo nuovo comma dell’articolo 2476 l’imprenditore è chiamato a rendere conto dello stato di salute della propria azienda periodicamente, pena il pagamento dei debiti aziendali con i propri beni personali. In questo modo il confine tra persona fisica e persona giuridica diventa labile, questa novità di certo va a sommarsi al grande clima di incertezza economica che stiamo vivendo.
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In che modo avvengono i controlli di verifica?
Come dicevo prima, periodicamente ogni 3 mesi l’imprenditore deve verificare degli indici di bilancio e degli indici previsionali. Se risultano positivi bene, non c’è problema ma se questi sono negativi allora deve segnalare le difficoltà della sua Srl all’organismo preposto delle CCIAA che avranno il compito di tenere monitorati tali indici.
Ad esempio in bilancio non puoi avere il patrimonio netto in negativo oppure se il tuo cashflow dei prossimi 6 mesi non è sufficiente a coprire i debiti, questo significa che sei già in uno stato di crisi.
Attenzione, caro imprenditore, perché le segnalazioni possono partire anche da parte dell’INPS o dall’Agenzia delle Entrate quando i debiti tributari o previdenziali diventano ingenti rispetto al fatturato.
Se non lo fai, da imprenditore “sfortunato” diventi imprenditore “fraudolento” e rischi con il tuo patrimonio personale che hai faticosamente costruito con tanta dedizione e sacrificio.
Per aiutare l’imprenditore in difficoltà inoltre sono stati preposti degli organismi, detti OCRI (Organismo di Composizione della Crisi), a supporto dell’imprenditore. Tali organi saranno operativi dal 15 febbraio 2021 e sono composti da: un commercialista, un avvocato e un imprenditore che insieme al titolare della Srl, trovano un modo per uscire dalla situazione di difficoltà, allontanando il più possibile l’opzione di liquidazione dell’azienda. In questo modo lo Stato mira ad evitare che nei momenti di difficoltà l’imprenditore ottenga dei crediti artefatti.
Oggi l’imprenditore, per sopravvivere ai momenti di crisi, compie manovre che gli permettono di ritardare gli effetti negativi di una tale situazione come ad esempio aumentare le scorte di magazzino o effettuare la mancata svalutazione di crediti che hanno in bilancio in modo da non far vedere che il loro non è il bilancio di una società in crisi e queste manovre permettono all’imprenditore di accedere ad ulteriore credito, credito che difficilmente potranno restituire perché si trova già in estrema difficoltà e questa pratica non fa altro che peggiorare la sua situazione. Da oggi con l’istituzione di questi organi preposti al monitoraggio (OCRI) non sarà più possibile avere questo tipo di operazioni.
Come conoscere lo stato di salute della propria azienda?
Quindi, caro imprenditore, ancora una volta sei tu in prima linea che devi assumerti la responsabilità delle tue scelte e, ancora una volta, le attività di monitoraggio dei numeri della tua azienda si rivelano più preziosi che mai.
Per questo motivo insisto tanto sull’importanza di avere un conto economico previsionale che ti permetta di sapere con largo anticipo in che direzione sta andando la tua azienda! Solo in questo modo tu ed il tuo commercialista, che è tuo partner strategico di fiducia, saprete quali azioni correttive andare a compiere prima che sia troppo tardi!
Se ancora non lo hai fatto, richiedi ora un’analisi della tua società da parte dei nostri strateghi fiscali, ti aiuteranno a redigere il tuo conto previsionale e ti spiegheranno come tenerlo monitorato nel tempo.
Affidati a Sabina Cappellacci
Se vuoi avere maggiori informazioni riguardo il nuovo codice per la crisi d’impresa compila il form ed insieme troveremo la migliore strategia per far crescere la tua Azienda.