cause crisi aziendale: impara a conoscerle

La tua azienda è in difficoltà? Ti spiego perché in 10 punti

In questo periodo molte aziende in difficoltà rischiano di chiudere e cessare la loro attività. Cosa fare in caso di crisi aziendale? La tua azienda è in crisi e non sai cosa fare. Continua nella lettura, ti illustro in 10 punti le cause della crisi aziendale.

Non sempre il fallimento è negativo! Si, hai letto bene! Non sempre chi intraprende un’attività imprenditoriale riscuote il successo desiderato. Spesso il fallimento è legato ad alcuni errori di cui non hai tenuto conto fin dall’inizio, trovandoti poi a gestire situazioni complesse e stressanti in cui l’unica via di uscita spesso è rinunciare ai tuoi progetti e chiudere l’attività.

Ma ci sono degli accorgimenti che puoi seguire per limitare le probabilità di insuccesso della tua azienda. Se in passato hai provato a metterti in gioco ma senza successo, ciò non significa che sei destinato a fallire per sempre! Anche gli episodi negativi della nostra vita ci insegnano delle lezioni importanti: dagli errori si può imparare!

Crisi aziendale e processi di risanamento: è possibile ma è un percorso denso di difficoltà

Contenuti

10 cause per la crisi di un’Azienda

In questo articolo ti svelerò quali sono i 10 errori fatali che portano l’azienda in crisi finanziaria e che gli imprenditori commettono più spesso, in alcuni di essi (o in tutti) rivivrai il dolore e la fatica delle situazioni critiche più comuni, che analizzeremo e che ti permetteranno di osservare i problemi che affliggono la tua impresa in modo obiettivo.

Ma cosa fa esattamente l’imprenditore di successo? 

Chi decide di avviare un’impresa propria è prima di tutto un sognatore, una persona che vuol fare della propria passione un lavoro, l’azienda in questo modo diventa parte integrante del proprio progetto di vita e persegue gli obiettivi aziendali per una realizzazione non solo finanziaria ma anche personale. Questo fornisce una spinta motivazionale fortissima che però può essere minata dalle avversità che prima o poi qualsiasi imprenditore si trova ad affrontare, ed è proprio nei momenti difficili che le capacità personali e la resilienza di chi decide di avviare un’impresa diventano fondamentali nel percorso di crescita personale e professionale.

Come ben saprai, la vita di chi si trova a gestire un’azienda non è mai semplice: il 90% del tempo che dedichi alla tua attività consiste nel gestire le persone del tuo team e nel risolvere i problemi dei clienti e di tutti gli interlocutori con cui ti relazioni quotidianamente. 

Le capacità individuali e relazionali, quindi, ricoprono un ruolo di primaria importanza. L’imprenditore infatti deve essere una figura poliedrica e deve possedere diverse capacità: di marketing, legali, commerciali, finanziarie, di comunicazione oltre che organizzative e strategiche. Tutti skills che possono essere sviluppati e migliorati con tanta passione, lavoro e dedizione.

La motivazione rimane sempre e comunque la chiave del successo perché è ciò che davvero ti permette di proseguire il tuo percorso lavorativo nonostante le avversità, spronandoti a dare sempre il massimo in ogni frangente.

Ok, sono un imprenditore, ho tanta passione, adoro il mio lavoro ma la mia azienda è in crisi, cosa devo fare?

Ci sono almeno 10 punti deboli che affliggono l’attività d’impresa e non le permettono di crescere e prosperare come dovrebbe.

La mancanza di un business plan e di obiettivi realistici

La prima delle cause di crisi aziendale è la mancanza di business plan. L’imprenditore che decide di avviare un’impresa, spesso non parte da un business plan ben definito dove vengono analizzati tutti gli aspetti dell’azienda che andrà a costituire, da quelli economico-finanziari, a quelli di marketing, all’analisi dei costi fino a una previsione sul rendimento dell’attività stessa, senza tralasciare gli obiettivi aziendali. La mancanza di questo step preliminare spesso si rivela un errore gravissimo perché non permette di valutare in anticipo la solidità del proprio business col rischio di essere colti alla sprovvista in caso di difficoltà.

La realizzazione del business plan, quindi, deve partire dalla definizione di obiettivi realistici e raggiungibili e, in una fase successiva, essi devono essere tarati sulla base dei risultati raggiunti, mantenendo sempre una moderata prudenza, senza quindi facili ottimismi.

Mancanza di flessibilità

Viviamo in un’epoca in cui il cambiamento è una costante nella vita di tutti: le tecnologie si evolvono, le leggi cambiano, i mercati sono spesso instabili e dinamici, le esigenze dei consumatori mutano molto più in fretta rispetto al passato. Anche la tua azienda, quindi, deve essere flessibile e accogliere i cambiamenti rapidi che si affacciano per fornire così prodotti sempre all’avanguardia e in grado di rispondere alle esigenze dei tuoi clienti, senza smettere mai di innovare i tuoi prodotti e i tuoi processi.

Trova il tuo punto di forza

Qualsiasi attività imprenditoriale tu svolga, di sicuro non sei l’unico nel mercato, quindi la tua arma vincente consiste nel distinguerti dalla concorrenza. Pensa a cosa rende il tuo business davvero unico, non è necessario avere per forza un prodotto innovativo od originale, la tua attività può distinguersi, ad esempio, per l’elevato livello di servizio, la velocità di consegna dei prodotti, un’attività post-vendita particolarmente efficiente e personalizzata, un know-how che altri magari non hanno. Ogni attività è diversa e unica, rendi la tua unicità un valore distintivo e traducilo in successo!

La mancanza di un team di lavoro coeso e orientato agli obiettivi

Sicuramente nella gestione della tua attività hai bisogno della collaborazione dei dipendenti che, ognuno con la sua specializzazione, permettono la persecuzione degli obiettivi aziendali.

Il tuo ruolo di imprenditore, quindi, spesso è quello di un leader, che deve esser capace di gestire più persone in modo efficace, valorizzando le singole professionalità. Il compito più delicato di chi fa impresa in questo caso è mantenere l’equilibrio tra la capacità di delegare senza tuttavia perdere mai il controllo della propria attività. Il tuo obiettivo, quindi, sarà quello di conoscere bene ciò che fanno i tuoi dipendenti attraverso un metodo di lavoro condiviso e, allo stesso tempo, sfruttare le tue capacità relazionali ed empatiche per coinvolgere in modo positivo il team nel progetto, valorizzando i collaboratori come elementi fondamentali per la tua azienda senza renderli mai insostituibili. 

Troppa burocrazia

Quante volte ti sei lamentato dell’eccesso di scartoffie che è necessario compilare e delle direttive di cui bisogna tenere conto per svolgere la tua attività? Quante volte hai provato disappunto e frustrazione per via della quantità di tempo che gli adempimenti burocratici portano via alla tua giornata lavorativa?

Spesso, soprattutto nelle PMI, iter lavorativi non ben definiti, uniti all’elevata burocrazia che spesso lo svolgimento delle varie attività richiede, porta l’impresa a dedicare troppo tempo a questi compiti, importanti ma collaterali, rispetto alle occupazioni primarie.

In moltissimi casi, inoltre, sarai stato tu in prima persona ad accollarti questo compito ingrato, rubando così del tempo prezioso che invece avresti potuto dedicare alle attività strategiche e di coordinamento. 

In questi casi la messa a punto di un metodo di lavoro in cui l’azienda si avvale di figure specializzate in grado di affiancarti nello svolgimento delle attività specifiche, ti permetterà di perseguire gli obiettivi di efficacia ed efficienza che ogni azienda deve avere sempre presenti e ti darà la possibilità di dedicarti ad attività più strategiche.

Delega i compiti più operativi

Il segreto, quindi, sta nel delegare tutte quelle che sono le attività più operative, in questo senso diventa fondamentale mettere a punto un metodo di lavoro condiviso ed efficiente che si sleghi il più possibile dalla tua figura di imprenditore, realizzando quindi processi standardizzati, nei quali potrai intervenire solo in casi eccezionali.

La tua azienda dovrà agire come un sistema perfettamente organizzato e armonizzato, in cui ogni dipendente è integrato alla perfezione e sa esattamente cosa fare e in che modo, garantendo così un risultato sempre costante anche senza la tua supervisione durante l’intero processo produttivo.

La figura dell’imprenditore in questo modo si slega dal suo aspetto più operativo per diventare un leader, un mentore da seguire.

Comunicare, comunicare e comunicare!

Le doti relazionali risultano un fattore critico di successo per la tua impresa: l’imprenditore non è colui che fa, che produce operativamente in prima persona, il tuo è un ruolo gestionale, fatto di relazioni costanti con molteplici interlocutori (clienti, dipendenti, professionisti, consulenti, venditori, etc.) il tuo compito, quindi, è quello di gestire e armonizzare tutte le figure che ruotano intorno a te in modo efficace. In un’epoca in cui le conversazioni sono alla base del processo di acquisto, diventa indispensabile per un manager saper comunicare in modo diretto ed empatico, per comprendere meglio le esigenze del mercato e dare riposte su misura che, nei limiti del possibile, vadano incontro alle specifiche esigenze di ognuno.

Il cliente è il tuo migliore amico

L’impresa è naturalmente orientata alla crescita, sotto ogni aspetto, e spesso si associa la persecuzione di questo obiettivo con la ricerca e l’aumento del parco clienti. Questa scelta, però, può non risultare economica: studi dimostrano che fidelizzare i clienti già acquisti si rivela 7 volte più redditizio rispetto al cercare nuovi clienti.

In questa ottica le tue capacità relazionali, e quelle di tutte le figure professionali all’interno dell’azienda preposte al contatto col cliente, diventano elementi strategici non indifferenti.

Knowledge is everything!

Parlavamo prima di mercati in continua evoluzione, che vanno capiti e studiati, la tecnologia si evolve, le leggi del mercato idem così come le esigenze delle persone. Tutto è in costante cambiamento e tu, imprenditore, più di ogni altro devi essere in grado di cavalcare l’onda del cambiamento senza trascurare la formazione costante, tua e dei tuoi dipendenti.

La pubblicità è l’anima del commercio

Bene, se sei giunto fino a qui, significa che vuoi davvero cambiare le sorti della tua impresa e affrontare le criticità di cui abbiamo parlato.

Ora che hai tutte le basi per riconoscere le cause di una crisi aziendale, per gestire la tua impresa di successo e sai cosa fare se la tua azienda è in crisi, è importante anche comunicare la tua attività al mondo esterno. Fare bene non basta più ormai, per questo costruire col tempo un’immagine autorevole e di successo ti permetterà di assumere un ruolo di rilievo nella tua nicchia di mercato e di diventare un punto di riferimento, trasmettendo anche i contenuti di valore alla base della tua attività!

Per evitare la il crollo della tua Azienda e riconoscere le cause di crisi aziendale devi saper adottare le giuste strategie aziendali in tempo di crisi.

Le cause di una crisi aziendale: chiedi aiuto a Sabina Cappellacci

E tu? Conoscevi queste cause di crisi aziendale? In quali punti senti di poter migliorare? Compila il form o contattami; aiuto aziende in crisi e saprò indicarti il piano di azione più adatto alle tue esigenze.

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